“Siamo abituate a pensare in grande, ma questa attività mi ha fatto capire quanto sia più importante fare una cosa piccola fatta bene che una grande, senza valore” dice Madalina.
“Sembra un lavoro banale ma non lo è per niente” osserva Jasmine “ho capito quanta dedizione e pazienza ci vuole dietro a un piccolo dettaglio” .
Queste le parole di alcune ragazze che hanno concluso il Laboratorio di Aemilia Ars, un’esperienza che le ragazze hanno voluto fortemente portare a termine, nonostante l’interruzione del lockdown, raggiungendo nuove consapevolezze e competenze pratiche importanti per il loro futuro e reinterpretando lo spirito dell’Aemilia Ars, in chiave moderna e personale.
Ognuna di loro ha realizzato piccole applicazioni in merletto da usare per accessori o abiti e dietro ogni lavoro c’è stato un pensiero o una scelta personale, che racconta molto anche della sensibilità e degli obiettivi delle ragazze.
Sotto alcuni momenti della cerimonia conclusiva del laboratorio, che si è svolta venerdì 23 ottobre, dopo una visita alle Collezioni Comunali d’Arte dell’Istituzione Bologna Musei.







In un collegamento ideale fra centro e periferia, si è pensato di chiudere questa esperienza con
una visita guidata in un luogo così rappresentativo di Bologna, come le Collezioni Comunali
d’Arte dell’Istituzione Bologna Musei, perché conservano un ricco campionario di pizzi e
merletti originali prodotti dalla Società Aemilia Ars, memoria storica di un patrimonio culturale
prezioso da valorizzare.
All’evento sono intervenuti : il presidente del quartiere San Donato-San Vitale Simone Borsari, il presidente dell’Agenzia Locale di Sviluppo Pilastro Distretto Nord Est Duccio Caccioni e la docente di Aemilia Ars Francesca Bencivenni.